Brexit in vantaggio?

Due sondaggi, pubblicati ieri dal Guardian, danno in testa l’uscita dall’UE 52 a 48 Lorsignori sembravano sicuri. Dalla loro parte la City, le grandi banche d’affari dei due lati dell’Atlantico, Obama, la confindustria europea, il G7. E, naturalmente, l’oligarchia di Bruxelles al gran completo. Potenze in grado di influenzare fortemente il voto, con i loro […]

Come uscire dall’Euro?

«La mia opinione è che l’uscita dall’euro anche unilaterale di uno o più Paesi non debba più essere considerata un tabù, bensì come una opzione praticabile e soprattutto necessaria».

Referendum: se Renzi perde deve andarsene? Si, con buona pace di Di Maio

Che deve fare Renzi se perde il referendum? Deve andarsene, punto e basta. In primo luogo perché ha impegnato la sua parola in questo senso e non possiamo permettere che possa restare Presidente del Consiglio un Pulcinella del genere, poi per ragioni di ordine costituzionale che ho già spiegato. Per questo non ho per nulla apprezzato la recente […]

Elezioni in Spagna: una buona notizia

I nostri lettori, almeno quelli più assidui, si saranno fatti un’idea di chi sia Manolo Monereo [nella foto]. E’ stato dirigente di spicco del Partito comunista, quindi di Izquierda Unida — vicinissimo tutt’oggi al suo fondatore Julio Anguita e, qual che più conta, una delle menti più brillanti del movimento operaio spagnolo e della sua […]

Il cedimento totale di Syriza

Il governo di Atene ha accettato tutte le condizioni della Troika. In cambio doveva esserci la ristrutturazione del debito, ma se ne riparlerà nel 2018. In fondo un articolo di Paul Craig Roberts

Lettera aperta al Movimento 5 Stelle

Cari amici del Movimento 5 Stelle,Vogliamo esprimervi la nostra vicinanza contro gli attacchi da parte dei partiti e dei media di regime. Non c’è dubbio su chi siano i mandanti, sono i poteri forti neoliberisti.

Francia bloccata contro il Jobs act

In atto il blocco della produzione nei diversi settori industriali. I sindacati pronti a paralizzare la Francia. È in arrivo l’ottavo sciopero generale e nazionale

Nagorno-Karabakh: la “guerra dei quattro giorni” non è finita

REPORTAGE. Nel Nagorno-Karabakh (in marrone nella cartina accanto) si spara ancora in seguito all’escalation di aprile che ha riacceso il conflitto tra armeni e azeri come mai era avvenuto dal cessate il fuoco del 1994. Con centinaia di vittime militari e civili. Il piccolo centro di Talish è un villaggio fantasma. Tra campi abbandonati, mine, […]