Strano ma vero: nella campagna elettorale per le europee non si è parlato dell’euro. Forse che la crisi della moneta unica è finita? Forse che gli squilibri che ha prodotto sono stati nel tempo risolti? Forse che paesi come l’Italia non ne pagano più il prezzo? La risposta è un triplice e cubitale NO.
Unione Europea
Programma 101, assieme ad organizzazioni e compagni di Grecia, Spagna, Francia, Austria e Germania, fa parte del Coordinamento europeo per l’uscita dall’Euro, dalla UE e dalla NATO. In vista delle elezioni europee il Coordinamento ha approvato la seguente risoluzione.
In un modo che più furtivo non si può e mentre chiude bottega, il Parlamento europeo ha approvato una specie di direttiva che obbliga gli stati dell’Unione ad adottare un modello pienamente liberista del sistema pensionistico. Di seguito la dichiarazione del Coordinamento europeo per l’uscita dall’Unione, dall’euro, dalla NATO e dal neoliberismo — di cui Programma 101 […]
PREMESSA Non fu solo perché il campo del “sovranismo” era oramai saldamente colonizzato dalle destre nazionaliste-xenofobe che noi decidemmo un anno fa di definirci sinistra patriottica — spiegammo quindi cosa ciò significhi per noi.
CON L’EURO, NEL PERIODO 1999-2017, OGNI ITALIANO HA PERSO CIRCA 73.600 EURO E L’ECONOMIA NAZIONALE NEL SUO INSIEME HA ACCUMULATO PERDITE PER COMPLESSIVI 4.325 MILIARDI DI EURO.
Quando si viene insigniti di una laurea honoris causa — come accaduto a Mario Draghi giorni addietro a Bologna — si tende, per giustificare il riconoscimento, ad ostentare retoricamente la propria erudizione. Di norma simili cerimonie sono condannate a passare del tutto inosservate.
Che il governo giallo-verde sia disfunzionale ai poteri forti eurocratici è un fatto. Lo è altrettanto che esso sia la parodia di un governo autorevole che sappia quel che vuole.
Era prevedibile, anche se forse non così presto. Lo slogan che si sta diffondendo è quello di costruire un fronte politico europeo antifascista. Lo stiamo vedendo in questi giorni. Con espressione cupa e volto serio, alcuni intellettuali proclamano il nuovo credo: “Di fronte alla minaccia del fascismo, l’unità dei democratici!”
E così, anche dieci paesi del nord Europa si sono visti, parlati e si son trovati d’accordo su qualcosa, lasciamo perdere cosa. Sono stati battezzati gli “anseatici” riprendendo una antica alleanza commerciale in voga nel nord Europa dal XII al XVI secolo.
Come sempre accade, la UE applica il ben noto metodo-Juncker. Anche la legge sul copyright – la direttiva liberticida presentata a luglio e bocciata causa le numerose e forti proteste dal mondo del web – viene riproposta con pochi cambiamenti cosmetici, finché non verrà approvata, in barba alla logica e alla volontà popolare. La narrazione mainstream vuole che […]